DIRITTO e PROCEDURA CIVILE

pagina curata

da Avv. Donatella DI NICOLA  del Foro di Palermo


Attività giornalistica: pubblicazione di foto senza il consenso dell'interessato

Sentenza Numero: 20387, del 21/07/2025: La Sezione Prima civile, decidendo un ricorso proposto dal Garante per la protezione dei datti personali nei confronti di una società editoriale di rilevanza nazionale che aveva pubblicato un servizio giornalistico contenente le immagini fotografiche di un indagato in stato di arresto, reperibili anche sul sito internet gestito dalla stessa società, ha affermato i seguenti principi di diritto

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La Cassazione tra riforme e dialogo

La Corte di cassazione, in una dichiarazione condivisa con la Procura generale, ribadisce il ruolo dinamico e metodologico della normofilachia come strumento per garantire coerenza, prevedibilità e tutela dei diritti fondamentali.

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Ancora sull'ATP conciliativa

La Terza Sezione Civile della Corte di Cassazione con la sentenza n. 11804/2025 pubblicata il 5 maggio ha enunciato il seguente principio di diritto: "“il giudizio regolato dall’art.8 della legge n. 24/2017 non ha natura di giudizio bifasico strutturalmente unitario,

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Intangibilità dei minimi di tariffa nella liquidazione giudiziale dei compensi professionali

Cass.Civ., sez. II, ordinanza n. 12242 del 08.05.2025) - Riaffermato il principio dell'intangibilità dei minimi tariffari nella liquidazione giudiziale dei compensi professionali, in assenza di una libera pattuizione tra le parti. Esclusa la discrezionalità del giudice in materia, anche nelle ipotesi di previsione normativa di riduzione per specificità della materia.

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CASSAZIONE: CHIAREZZA E SINTETICITA’ DEL RICORSO

Ancora la scure in tema di chiarezza e sinteticità (Cass. Civ., sez. III, ord. n. 12111 del 07.05.2025): "Null’altro è possibile riferire sui fatti di causa, a causa della insuperabile oscurità e confusività del ricorso". Il richiamo al " difetto di punteggiatura" (lack of punctuation) del diritto statunitense, è un implicito monito per gli avvocati a curare anche le regole della lingua.

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Valore probatorio nel processo civile del messaggio whatsapp

MESSAGGIO VOCALE WHATSAPP: Con la sentenza della VI sezione civile del Tribunale di Milano pubblicata il 30 gennaio scorso, si afferma che anche un messaggio vocale WhatsApp, prova l'accordo tra debitore e creditore per il piano di rientro rateale del debito (senza necessità che lo scambio delle volontà avvenga tramite comunicazione PEC o documento firmato digitalmente).

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