Il Tribunale di Firenze ha omologato la proposta di concordato minore presentata da una professionista, fondata sulla prosecuzione dell’attività e sulla destinazione ai creditori di arte dei redditi futuri.
Pur in presenza del voto contrario di tre classi e delle contestazioni dell’Agenzia delle Entrate e della Cassa professionale, il giudice ha ritenuto soddisfatte le condizioni del cram down, applicando in via estensiva le regole del concordato in continuità aziendale. Accertata la convenienza della proposta rispetto alla liquidazione controllata e l’assenza di condotte fraudolente, il concordato è stato omologato
Aggiungi commento
Commenti