DIRITTO DEL LAVORO E PREVIDENZA SOCIALE

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Avv. Simona GENNUSA  del Foro di Palermo

Sezioni Unite Civili: note scritte invece dell’udienza anche nel rito del lavoro

"Ai sensi dell’art. 127 ter c.p.c., il Giudice può sostituire l’udienza di discussione con le note scritte solo alle seguenti condizioni : la sostituzione non riguardi l’udienza di discussione nella sua integralità; nessuna delle parti si opponga alla sostituzione della discussione orale col deposito di note scritte; non si escluda che le note scritte contengano anche gli argomenti a difesa, così da rispondere alla funzione tecnica sostitutiva della oralità; che si tenga conto delle necessità collegate al contraddittorio, cosicché il dialogo tra le parti e il giudice sia ripristinato in funzione del principio del contraddittorio e del diritto di difesa” (Cass. Sez. Unite 30 giugno 2025 n. 17603) Con la stessa sentenza le Sezioni Unite, inoltre, hanno affermato che il termine perentorio fissato dal Giudice per il deposito delle note scritte sostitutive ex art. 127-ter c.p.c., non inferiore a 15 giorni, è individuato nel giorno di scadenza in rapporto all’orario di apertura della cancelleria del giudice, fissato in via generale come da decreto dell’autorità giudiziaria competente".

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Sospensione del lavoratore per molestie ad una collega

È legittima la sospensione dal lavoro e dalla retribuzione del lavoratore che, in un unico episodio, abbia rivolto molestie sessuali verbali nei riguardi di una collega sul posto di lavoro, arrecando a quest’ultima un pesante disagio. Così la Corte di Cassazione con l’ordinanza n. 15549/2025 deposiata l'11 giugno 2025 (udienza del 4 marzo 2025)

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Abuso del congedo parentale

Il diritto al congedo parentale, previsto dall'art. 32 del D.Lgs. n. 151/2001, è finalizzato ad assicurare l'assistenza affettiva e materiale del genitore al figlio nei primi anni di vita.

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Discriminazione sul lavoro

Per il Tribunale di Busto Arsizio - sentenza del 3 febbraio 2025 - costituisce una ipotesi di discriminazione collettiva, con le conseguenti condanne a carico dell’azienda, l’affermare di assumere solo uomini o donne con più di quarant’anni.

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Il Tribunale dice no alla ripetizione di indebito all'INPS

Sentenza del Tribunale di Napoli - Giudice del lavoro, dott. Giuseppe Gambardella - con la quale si annulla il provvedimento di indebito dell’Inps del 16.1.2023, per l’indebito generato dalla revoca della maggiorazione sociale e va dichiarato non ripetibile l’indebito ivi riportato; per l’effetto, l’ente va condannato alla restituzione in favore del ricorrente Bianco di quanto pro tempore trattenuto a tale titolo.

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