
L' Autorità Antitrust ritiene che Consiglio Nazionale Forense abbia indebitamente esteso la portata della legge n. 49 del 2023 (equo compenso) e veicolato agli iscritti il chiaro messaggio circa l’importanza di attenersi alle regole deontologiche in materia di compensi”,
ponendo in essere “azioni idonee a orientare e ad incidere sul comportamento economico dei professionisti vigilati, dissuadendoli dal pattuire compensi inferiori ai parametri forensi per non essere attenzionati dal CNF stesso e incorrere in tali rilievi, anche attraverso le chiare indicazioni in tal senso fornite ai COA territoriali” PERTANTO ha deliberato a) l’avvio dell’istruttoria ai sensi dell’articolo 14 della legge n. 287/1990, nei confronti del Consiglio Nazionale Forense, per accertare l’esistenz a di un’intesa in violazione dell’articolo 101 del TFUE.
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