Rito camerale: nullità dell’ordinanza decisa da un collegio diverso da quello dell’udienza

Pubblicato il 21 ottobre 2025 alle ore 21:27

Sentenza della 1^ Sezione Penale della Corte di Cassazione del 6.10.2025 - udienza del 1.7.2025 - nel ricorso avverso l’ordinanza del 09.04.2025 del Tribunale di sorveglianza di Milano. ... omissis ...il Collegio reputa l’ordinanza impugnata incensurabile alla loro stregua.

Il Tribunale di sorveglianza, muovendo dal grave delitto commesso da Stasi, ha scrupolosamente analizzato le risultanze del trattamento, apprezzando – mediante argomentazioni analitiche, logiche ed esaurienti, qui incensurabili – l’evoluzione favorevole di personalità da esse riflessa, indicativa della progressiva risocializzazione del detenuto, pienamente convalidata da tutti gli operatori penitenziari.

Il Tribunale ha specificamente valutato, in chiave trattamentale, l’esistenza dell’intervista, ma, dopo averne ricostruito toni e contenuto per il tramite della Direzione penitenziaria, ha ritenuto che il suo rilascio non violasse le prescrizioni al cui rispetto la fruizione del permesso premio era vincolata e non rappresentasse un fattore tale da inficiare il proficuo percorso trattamentale in atto.

Anche sul punto la decisione è immune da vizi del ragionamento logico e supera il vaglio di legittimità.

Il Tribunale non ha sottaciuto, infine, l’esistenza di criticità residue di personalità, legate non già dunque all’intervista, mantenutasi nei limiti della continenza, quanto alla tendenza dell’interessato ad autoproteggersi e ad accreditare all’esterno un’immagine positiva della propria persona, in una prospettiva di recupero graduale di autostima che non può prescindere, per mantenere valore trattamentale, da ulteriori e concrete verifiche; e tuttavia, con motivazione non lacunosa ed esente da profili di incoerenza o contraddittorietà, ha ritenuto tali aspetti non di pregnanza tale, alla luce del contesto complessivo e delle risorse a disposizione del condannato, da precludere l'ammissione alla richiesta misura alternativa, comunque di tipo marcatamente contenitivo.

4. Si è a cospetto, conclusivamente, di una decisione saldamente ancorata al paradigma legale di riferimento, assistita da motivazione nient’affatto mancante o apparente, cui il Procuratore generale ricorrente contrappone argomenti, facenti leva su una diversa ponderazione degli elementi incidenti di giudizio, che sono estranei al perimetro della cognizione che questa Corte è abilitata ad esercitare. 5. Segue la reiezione del proposto ricorso. ... omissis ...

 

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